Breve guida al ritratto fotografico – seconda parte

(segue dalla prima parte)

Provando a navigare su Google Immagini o su siti specificatamente dedicati al mondo della fotografia, Flickr per esempio, possiamo renderci subito conto di come i ritratti fotografici più interessanti siano anche quelli più stravaganti: pose e inquadrature particolari, soggetti in movimento sono tutti elementi di base che contribuiscono a rendere migliori i nostri ritratti. Il risultato finale dipende tuttavia anche dal tipo di fotografia che vogliamo realizzare e soprattutto dall’idea che vogliamo trasmettere attraverso di essa. Ma anche da alcuni trucchi che possiamo adottare; questo è il secondo di tre articoli dedicati all’argomento, nel precedente (questo) abbiamo preso in considerazioni i primi 3 suggerimenti.

#suggerimento4; giocare con le luci
slow sync flashEsistono possibilità quasi illimitate nell’utilizzo della luce nei fotoritratti. Un’illuminazione laterale artificiale può ad esempio servire a creare una particolare atmosfera, l’effetto di controluce insieme al profilo del soggetto può risultare di grande impatto. Inoltre sarà utile l’uso di modalità di scatto specifiche proprie della ritrattistica come ad esempio la cosiddetta “slow sync flash” (sincronizzazione del flash con tempi di esposizione lenti). Questa modalità di scatto, presente anche su molte fotocamere compatte, diventa particolarmente utile quando si vuole realizzare un ritratto in condizioni di scarsa illuminazione ambientale. Normalmente l’utilizzo del flash in condizioni di scarsa luce ambientale è legato al tempo di sincronizzazione del flash stesso con la tendina dell’otturatore (generalmente 1/125 o 1/200) pertanto un tempo cosi veloce permette di illuminare in maniera adeguata solo il soggetto, mentre lo sfondo rimarrà sicuramente molto più buio. La modalità in questione (“slow sync flash” cosiddetta appunto di sincronizzazione lenta) permette invece di utilizzare il flash e allo stesso tempo di usare un tempo di esposizione più lento: in questo modo il soggetto risulterà correttamente esposto e anche lo sfondo risulterà ben illuminato. Dal momento che tale modalità utilizza un tempo di
esposizione lungo, può essere d’aiuto l’utilizzo di un treppiede per realizzare lo scatto stabilizzando la fotocamera. In una situazione contraria, quando invece il soggetto da ritrarre si trova sotto la luce del sole diretta, può essere invece d’aiuto l’utilizzo di una vera e propria tecnica di scatto conosciuta come flash di “riempimento” o di “schiarita”, che serve a bilanciare l’intensità della luce ambientale con quella che colpisce il soggetto attenuando l’effetto duro delle ombre sul soggetto, schiarendolo appunto con un colpetto di flash, ma senza che incida o prevalga sull’esposizione generale.

#suggerimento5; la naturalezza
Molto spesso soggetti catturati in una posa specifica risulterebbero molto più piacevoli alla vista se ritratti in maniera più naturale. Non a caso il problema di “mancanza di naturalezza” non si pone quando ad esempio si scattano foto aventi come soggetti dei bambini.

naturalezza

Pertanto un ottimo esercizio, soprattutto nel campo della ritrattistica, consiste nel realizzare diversi scatti estemporanei di persone immerse in particolari attività. In questo modo è subito possibile notare le differenze rispetto a dei ritratti in posa. Introdurre un particolare Un ottimo modo per trasformare un “banale” ritratto in qualcosa di più originale consiste nell’inserire dei dettagli di spicco come ad esempio un oggetto particolarmente colorato. In questo modo il ritratto invierà degli stimoli maggiori a chi osserva la foto, proprio attraverso quell’elemento di particolarità catturato insieme al soggetto principale.

elementi specifici#suggerimento6; focalizzarsi su elementi specifici
Provate ad usare un teleobiettivo montato sulla vostra fotocamera, oppure provate a scattare in maniera ravvicinata, in modo da catturare solo un particolare del soggetto intero. Fotografare ad esempio solo le mani di una persona, gli occhi, la bocca o perfino solo gli arti inferiori può offrire grande spazio all’immaginazione di coloro che osserveranno la foto: in questo modo non avremo un semplice ritratto ma una foto originale dove alcune caratteristiche peculiari del soggetto hanno un maggiore risalto. A volte, ad esempio nel campo della fotografia artistica, ciò che in una foto viene addirittura omesso serve ad attirare ancora di più l’attenzione.

[parte 2 di 3, segue …]

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